Superbonus 110%: Cosa ne sarà nei prossimi anni?

Il mondo dell’edilizia, a breve termine, potrebbe ripartire dunque, parallelamente, si può iniziare a parlare del seguito che avrà il superbonus del 110% all’interno del sistema edilizio. Numerose informazioni rispetto a ciò possono essere trovate al seguente link: https://www.insic.it/edilizia-e-progettazione/. Andiamo però per gradi e cerchiamo di capire insieme il futuro di questa agevolazione inizialmente pensata per supportare le imprese in seguito alla crisi pandemica. Rispetto alla rimodulazione del bonus non ci sono stati cenni e sembrerebbe proprio che l’intenzione dell’organo esecutivo di fratelli d’Italia voglia andare verso ad una revisione generale del sistema di detrazione fiscale. In previsione purtroppo non c’è alcuna proroga e quindi, molto probabilmente nel 2023 si assisterà alla sua conclusione. Tutte le proroghe fino al 2025 infatti sono destinate ai condomini in edifici plurifamiliari. Qual è però il progetto generale rispetto al superbonus? Quello di accorpare tutti i bonus all’interno di una sola detrazione fiscale del 65%, ovvero la massima aliquota che l’ecobonus tradizionale ha previsto. Purtroppo pensare ad una completa rimodulazione di questo sistema, lasciando intatte le caratteristiche iniziali, potrebbe essere complesso, ma di fatto la strada giusta, specialmente in seguito ai 28 mesi di utilizzo del superbonus.

Il funzionamento del bonus

Il superbonus, in quando incentivo, è stato introdotto per mezzo del decreto rilancio, il quale ha permesso concreti benefici per riqualificare energeticamente le strutture e dare loro un apporto sulla sicurezza nel caso di rischio sismico. Per mezzo di questo incentivo i beneficiari possono eseguire i lavori di ristrutturazione nonché fare affidamento su una vera e propria detrazione economica del 110%, rispetto alle spese emesse durante gli interventi. Un vincolo non indifferente rispetto a questo incentivo riguarda il fatto che, il bonus stesso, non è applicabile a più di due immobili.  Se si aderisce al Superbonus, si possono anche detrarre le spese utili all’attuazione dei lavori, come per esempio i costi legati alla progettazione e a tutta la logistica legata allo smaltimento. Tutte le persone che non voglio applicare il loro credito d’imposta, possono di fatto selezionare o uno sconto direttamente in fattura o la conclusione del credito ad un soggetto altro come per esempio le banche.
Per partecipare al superbonus del 110% bisogna in primo luogo possedere dei requisiti d’accesso. Il bonus viene erogato consentendo di avere un miglioramento all’interno di due differenti classi energetiche Alternativamente di deve raggiungere una sola classe ma nel suo massimo raggiungibile. Il secondo requisito del bonus da un importante contributo rispetto alla questione del rischio sismico.

Come viene distribuita la detrazione in rate?

Sulla base dell’anno di sostenimento della spesa, la distribuzione della detrazione varia. Per le spese infatti che sono state affrontate dal 2020 fino al 2021, allora la detrazione sarà distribuita nel corso di 5 rate. Se per esempio la spesa affrontata è stata di 10.000 euro, allora si ricaveranno 11.000 euro detratti, uguali a 2.200 euro nel corso dell’anno. Diversamente per le spese svolte nel corso di quest’anno, è possibile godere di una detrazione distribuita in 4 rate, corrispondenti al totale. Se infatti si spendono 10.000 euro, allora gli 11.000 detratti verranno gradualmente recuperati in rate da 2,750 euro per i 3 anni a seguire. Per portare avanti il criterio di cassa dei rispettivi pagamenti, le spese devono essere sostenute nel corso dell’anno in cui sono state emesse, al di là della data specifica della fattura. Parallelamente, per i pagamenti dei gruppi condominiali, bisogna far riferimento alla data del bonifico di chi ha emesso il bonifico per il condominio stesso e non quella del versamento da parte delle rate dei comuni singoli. Maggiori specificità possono tranquillamente essere ricavate direttamente dal sito dell’INPS.