Home office e spazi di lavoro: come la casa è diventata il nuovo ufficio

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Fino al 2019, lo smart working era una pratica poco diffusa, adottata principalmente da professionisti freelance o, in casi eccezionali, da dipendenti. La pandemia ha radicalmente trasformato questa realtà, rendendo necessario adattare almeno una stanza della casa a ufficio, spesso con soluzioni improvvisate per computer e stampanti.

Questo cambiamento, inizialmente imposto dalle circostanze, ha successivamente stimolato una riflessione sui benefici di questa nuova modalità lavorativa. Di conseguenza, molte persone hanno riorganizzato i propri spazi domestici, trasformando l’home office in una realtà consolidata e ampiamente adottata.

Smart working: qualche numero

Il lavoro da remoto ha raggiunto il suo apice tra il 2020 e il 2022, a causa della pandemia. In seguito, sebbene molti impiegati siano tornati alle precedenti modalità lavorative (anche per l’impossibilità di svolgere determinate mansioni a distanza), una quota significativa ha optato per il mantenimento dello smart working, avendone l’opportunità.

Secondo i dati forniti dall’Osservatorio del Politecnico di Milano, alla fine del 2024 i lavoratori da remoto erano circa 3,55 milioni, una cifra pressoché stabile rispetto ai 3,58 milioni del 2023. Ma ciò che colpisce della ricerca è la forte preferenza per questa modalità: il 73% degli smart worker non accetterebbe un ritorno totale in ufficio, a conferma di quanto il lavoro da casa sia ormai considerato una conquista.

Le necessità legate al lavoro agile si sono evolute: non è più sufficiente posizionare semplicemente il notebook sul tavolo della cucina. Per assicurare produttività e concentrazione, è indispensabile avere uno spazio lavorativo dedicato, un vero e proprio “ufficio in casa” organizzato in modo specifico, che separi l’ambito professionale da quello privato.

Questo cambiamento è stato agevolato dai progressi tecnologici e dalla disponibilità attuale di connessioni Internet particolarmente veloci e stabili, caratteristiche essenziali per mantenere inalterata la produttività.

Gli elementi essenziali per l’home office

Gli elementi essenziali su cui concentrarsi per la sua realizzazione includono una scrivania ergonomica, progettata per supportare una postura corretta e ridurre l’affaticamento durante le lunghe ore di lavoro. A questa si deve abbinare una sedia comoda e regolabile, anch’essa fondamentale per garantire il benessere fisico e prevenire dolori alla schiena o al collo. Un sistema di illuminazione adeguato è cruciale: l’ideale sarebbe massimizzare l’uso della luce naturale, posizionando la scrivania vicino a una finestra. Per le ore serali o in assenza di luce naturale sufficiente, è consigliabile optare per lampade che non affaticano la vista, preferibilmente con luce bianca e regolabile.

Un aspetto spesso sottovalutato ma di vitale importanza è l’isolamento acustico. Per minimizzare le distrazioni e creare un ambiente concentrato, si può ricorrere a diverse soluzioni: l’installazione di pannelli fonoassorbenti alle pareti può notevolmente ridurre l’eco e il rumore ambientale, mentre l’utilizzo di cuffie con cancellazione del rumore può offrire un’ulteriore barriera contro le interruzioni sonore esterne, sia quelle provenienti dall’ambiente domestico che dall’esterno.

 

Sul fronte tecnologico, l’attrezzatura deve essere scelta con cura per supportare al meglio l’attività professionale. Un notebook o un PC potente, dotato di un monitor di buona qualità (magari due per una maggiore produttività), rappresenta il fulcro della postazione. Una connessione Internet stabile e veloce è non negoziabile, trattandosi dell’accesso alle risorse online e alla comunicazione. Indispensabili sono anche una webcam di alta qualità e un microfono efficiente per videoconferenze chiare e professionali. A questi si aggiungono accessori specifici a seconda del proprio tipo di professione, come tavolette grafiche per designer, software specifici per programmatori, o strumenti professionali per videomaker.

L’obiettivo ultimo di tutti questi accorgimenti è la creazione di un ambiente di lavoro domestico che sia non solo produttivo e funzionale, ma che favorisca anche il benessere e la concentrazione, rendendo l’esperienza dello smart working il più efficiente e confortevole possibile.

Costi e pianificazione

Creare lo spazio di lavoro perfetto può richiedere un investimento iniziale che va pianificato con attenzione. I costi possono variare molto a seconda del livello di professionalità che si vuole raggiungere. Se si parte da zero e si ha la necessità di acquistare nuovi arredi e dispositivi tecnologici, la spesa che si deve affrontare potrebbe variare da alcune centinaia ad alcune migliaia di euro. Vale quindi la pena pianificare il proprio investimento cercando soluzioni che offrano un buon rapporto qualità-prezzo.

A seconda della spesa da affrontare, può essere opportuno prendere in considerazione il ricorso a un prestito online, una soluzione finanziaria che consente di dilazionare la spesa e rendere più accessibile l’allestimento, soprattutto se si vuole puntare a una soluzione di fascia medio-alta. Lo stesso può dirsi se sono necessari alcuni lavori di adeguamento, per esempio relativi all’impianto elettrico o alla climatizzazione della stanza.

Lo smart working conviene?

Se l’argomento viene affrontato esclusivamente dal punto di vista della qualità della vita, la risposta è indubbiamente sì.

Tuttavia, è fondamentale valutare l’aspetto anche dal punto di vista economico. Allestire un ufficio in casa comporta diverse spese iniziali che devono essere ammortizzate. Ma a questo proposito, è importante considerare che lavorare da casa permette di ridurre significativamente le spese di trasporto: si eliminano costi di carburante, abbonamenti ai mezzi pubblici e parcheggi.

Inoltre, i pasti consumati a casa sono generalmente meno costosi.

Nel medio termine, tutti questi risparmi contribuiscono ad ammortizzare l’investimento iniziale.

Niente fretta: inizia gradualmente

Molti esitano a migliorare il proprio ambiente di lavoro domestico per paura dei costi elevati. Sebbene sia giusto valutare i costi iniziali, è possibile procedere per gradi. Non è necessario apportare tutte le modifiche immediatamente; si possono implementare piccoli miglioramenti nel tempo.

È importante fare alcune stime e determinare l’investimento necessario per ottimizzare il proprio home office, eventualmente utilizzando fogli di calcolo o un simulatore di prestito. Una pianificazione accurata delle spese permetterà di creare un ambiente domestico professionale e confortevole senza affrontare costi eccessivi.