Il robot aspirapolvere, una rivoluzione domestica

Pulire la casa è una missione quotidiana per la quale ritagliare il tempo è un’impresa. Quella di lavare i pavimenti, soprattutto, viene identificata come un’attività faticosa e complessa che richiede un surplus di concentrazione. Ogni cosa deve essere spostata per poi tornare con precisione al suo posto, ciascuna stanza va esaminata con attenzione per non lasciare niente di sporco o in disordine.

Sapere di doversi dedicare a una simile attività, che comporta l’impiego di secchi d’acqua spesso pesanti e obbliga a stare a contatto con superfici polverose, è visto come un incubo da scacciare, ecco perché il più delle volte ricorre il mantra ‘lo faccio domani’. La moderna tecnologia ha segnato il passo anche il questo ambito, grazie a un piccolo assistente tuttofare che ha semplificato le attività legate alla pulizia dei pavimenti. Un aiutante di fatica che, una volta avviato, si occupa di girare per la casa e intorno ai mobili per riportare le superfici all’iniziale splendore: saper scegliere il miglior robot lavapavimenti è essenziale, poiché va calibrato in base alle specifiche necessità dell’appartamento. Bastano pochi e semplici gesti per assicurarsi un lavoro perfetto: delegandolo, ci si potrà dedicare anche ad altre attività.

Naturalmente per prima cosa sarà necessario valutare le dimensioni della casa, un elemento legato a doppio filo all’autonomia della batteria del robot lavapavimenti, in modo da fare il miglior investimento. In genere, oltre gli 80mq sarà utile orientare la scelta verso modelli con batteria di più lunga durata. Sono comunque da valutare anche le tempistiche per la ricarica.

Le tipologie di lavaggio e vantaggi

Esistono molte tipologie di robot lavapavimenti, a seconda della potenza e delle specifiche caratteristiche tecniche. Distingueremo innanzitutto le modalità di lavaggio, che potranno essere a secco, umido oppure lava/asciuga. Nel primo caso i robot lavano il pavimento con l’ausilio di un panno non bagnato, che toglie la polvere e lucida. Nel secondo, invece, siamo di fronte a modelli che dispongono di un serbatoio per l’acqua (possono procedere al lavaggio stavolta usando un panno umido, con o senza detergente): si tratta di un’evoluzione della precedente categoria. La tipologia lava/asciuga si caratterizza invece per la presenza interna di due serbatoi distinti, che servono uno a contenere l’acqua pulita per bagnare il panno e l’altro ad accogliere l’acqua sporca aspirata dall’apparecchio.

Attenzione poi anche alla tipologia di pavimento, che influenzerà senza dubbio la scelta finale del robot. Non sono tutti uguali, certi sono più delicati (come il parquet) o con particolari irregolarità che richiedono l’impiego di apparecchi con più alte prestazioni, mentre altri sono da considerare più facili poiché lisci e bisognosi di minori attenzioni anche in relazione al materiale del quale sono fatti.

Calcolate inoltre e con precisione la presenza di mobili, tavoli e divani: se ne avete molti allora vi occorre un modello che sia in grado di creare autonomamente una mappa dei percorsi da fare (il che vale anche in relazione alla forma della casa). Se avete poi animali domestici come cani e gatti, servirà un robot che sappia riconoscere il tipo di sporco (come i peli).

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